Una
primitiva idea di nacchere è racchiusa in uno strumento simile alle nacchere risalente
all’epoca del Paleolitico, è stato rinvenuto nell’odierna Ucraina.
Questo era formato da alcuni anelli in avorio usati come bracciali
che, scontrandosi l’uno con l'altro, producevano
un suono armonioso.
Le nacchere vere
e proprie hanno origine in Mesopotamia
ed Egitto: i dati
più antichi risalgono all'antico Egitto, dove, insieme a numerose rappresentazioni grafiche,
sono conservati alcuni esemplari
di bastoncini in avorio sono stati trovati all’interno di alcuni
astucci-sarcofago. Nonostante ciò molti studiosi non ritengono che l’origine sia
egiziana, ma fenicia e da qui si diffuse in tutto il Mediterraneo e nella penisola iberica, in cui si diffuse la
cosiddetta crusmata iberica, considerata l'antecedente diretto delle nacchere odierne. Essa era costituita da
due pezzi di legno, due conchiglie
marine o due pietre piatte
tenute insieme con una corda fatta passare attraverso i fori, che i
ballerini ed i musicisti facevano
suonare tenendoli tra le dita ed il palmo della mano.
La crusmata |
Durante il Medioevo,
all’epoca di Alfonso X, ebbero una grande diffusione a livello popolare, per
poi entrare, nel XVIII secolo, nella classe colta.
Sulla maniera in cui la crusmata si è evoluta fino ad arrivare alle nacchere odierne si può fare ogni sorta di ipotesi. Personalmente
credo che l'immaginazione e l’arte del danzatore,
la voglia di esprimere al meglio la sua passione e le sue emozioni più
profondi, il suo amore o il suo dolore, l'introduzione di
innovazioni tecniche per ottenere
una più semplice gestione dello strumento ed una migliore qualità del suono hanno portato la crusmata ad
evolversi e cambiare fino ad oggi.
Ma questa evoluzione non si è ancora
conclusa: le nacchere continuano a trasformarsi nel corso del tempo e secondo i
sentimenti di chi le prende in mano per suonarle.
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