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venerdì 31 agosto 2012

Il Cachirulo


Il Cachirulo è una sorta di bandana tipica del tradizionale costume maschile baturro del ballerino di jota.
Di chiara origine musulmana, viene indossata piegata come una sorta di fascia che avvolge la fronte ed annodata sulla testa, senza però coprire il viso. L’usanza di questo accessorio si è mantenuta fino XVII secolo.
Il modello più popolare è quello a scacchi rosso e nero. Tuttavia, ci sono altre combinazioni di Cachirulos blu e neri o viola e neri. Il mio è a scacchi rosso e nero, con l’immagine della Madonna del Pilar!


Di recente, infatti, il Cachirulo si è diffuso moltissimo come indumento identificativo della festa del Pilar e viene indossato da moltissimi dei partecipanti, soprattutto i giovani, che lo portano allacciato al collo. Anche io l’ho indossato così in occasione della festa del Pilar dell’ottobre 2010!

giovedì 30 agosto 2012

Il costume popolare Aragonese: il Baturro






Qual'è l’abito tradizionale che meglio rappresenta l'Aragona? non c’è dubbio: si tratta del costume baturro o baturra, difficile da tradurre in italiano. Lo tradurrei con “contadino” o “rustico”. Viene utilizzato dalla maggior parte dei gruppi folkloristici aragonesi, soprattutto i gruppi di danzatori della jota, e quelli presenti in occasione di eventi e festività religiose e laiche in moltissimo paesi dell’Aragona, prima fra tutte la magnifica Ofrenda de flores delle feste in onore alla Madonna del Pilar di Saragozza, una delle più famose e venerate della Spagna. Ne ho trovata una rappresentazione in miniatura perfino all’interno della Chiesa della Virgen Macarena di Siviglia!


Gruppo folclorico in abito Baturro. Sullo sfondo la Basilica El Pilar di Saragozza



mercoledì 22 agosto 2012

Una danza di salti e giri



La jota è una danza cantata, il cui ritmo viene scandito dalle nacchere (castañuelas) agitate in aria con arte dai danzatori, uomini e donne, vestiti con abiti tradizionali, posizionati in coppie disposte frontalmente. I passi che eseguono i danzatori somigliano a quelli del valzer, con movimenti rapidi e gradatamente accelerati. Appare infatti come un'energica danza di salti e giri.



 Per la sua interpretazione si utilizzano chitarre, mandolini (bandurrias), triangoli, liuti (laúdes) ed in alcuni casi anche tamburi, tamburelli a sonagli (panderetas) e grancasse (bombos).
Il tema delle canzoni è molto vario: dal patriottismo, alla religione, alle marachelle (picardías) sessuali. Prevalgono quelle che hanno come scopo quello di suscitare la coesione tra la gente del posto.

venerdì 10 agosto 2012

Le origini misteriose della jota aragonese

La jota, la più conosciuta delle manifestazioni del folclore musicale dell’Aragona, consacrata patrimonio nazionale, è una danza tradizionale folclorica spagnola diffusa in tutta la penisola iberica, con caratteristiche variabili a seconda della Comunità Autonoma. Le origini geografiche e storiche di questa danza non sono certe: secondo alcuni studiosi questa danza nacque a Valenza ed il nome deriva dalla parola xotar, (in valenzano antico, rimbalzare o saltare), che sarebbe poi passata al castigliano come jota.
Secondo una leggenda, dalla quale però gli studiosi prendono le distanze, affermando che non sia attendibile, sembra che nel XII secolo l’arabo Aben-Jot, inventore di un canto del tutto profano, con il quale incendiava gli animi del popolo del Regno di Valenza, fu esiliato per volere del re Muley Tarik. Quindi si rifugiò a Calatayud, località situata in provincia di Saragozza, considerata la culla della jota aragonese cantata. Qui fece conoscere la canzone da lui inventata. Gli abitanti di Calatayud, per rendergli omaggio, diedero il suo nome alla danza stessa.


Esistono versioni discrepanti riguardo l’origine della jota aragonese e la sua comparsa sembra non essere antecedente al XVII secolo. La maggior parte dei ricercatori, come ad esempio Antonio Beltrán Martínez, importante ed appassionato studioso della jota,  assicura che l'origine di questa danza sia senza alcun dubbio nel Regno di Valenza, probabilmente tra il XV e XVI secolo, La jota aragonese, invece, apparve solo nel XVIII secolo e, secondo gli studiosi,  discende da quella valenzana, mantenendo un forte legame con la musica ispano-araba. Le sue origini non sono del tutto chiare, a causa della mancanza di dati concreti e documenti attendibili dai quali attingere attualmente. Le origini, dunque, continuano ad essere misteriose e forse proprio questo rende così unica ed affascinante la jota aragonese.