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domenica 7 ottobre 2012

Jota: bene di interesse culturale immateriale Aragonese


Un comitato consultivo di 15 esperti si è riunito qualche giorno a fa a Saragozza per compiere un passo in avanti verso l’elaborazione di una dichiarazione ufficiale, grazie alla quale la Jota diventerà, spero presto, bene di interesse culturale immateriale Aragonese.
La riunione si è svolta presso la sala Hermanos Bayeu dell’ edificio Pignatelli ed è stata presieduta dal Ministro della Pubblica Istruzione, Università, Cultura e Sport, Dolores Serrat. Ad essa ha partecipato anche il Direttore Generale dei Beni Culturali, Javier Callizo.
Serrat ha affermato che la jota va oltre il folklore: essa rappresenta anche il sentimento di appartenenza degli aragonesi alla loro comunità, cultura e storia, nonché fonte di ispirazione anche per altre arti, come la pittura, la letteratura e il cinema. L’obiettivo della riunione della scorsa settimana è stato quello di mantenere viva la jota, affinché non vada dimenticata nel corso del tempo, ma sia trasmessa anche alle future generazioni.
La jota, infatti, suscita forti sentimenti di identità culturale negli aragonesi che vivono nella loro terra ma anche, anzi forse soprattutto, in quelli che vivono fuori da questa regione, poiché gli Aragonesi sono fortemente legati alla loro comunità. Diciamo pure, senza timore di esagerare, che la jota rappresenta il loro autentico orgoglio. 

Giovani ballerini di Jota

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