Martínez Torner,
musicologo, compositore e concertista del secolo scorso, affermò che le origini della jota sarebbero intrinsecamente
legate al Fandango.
Il Fandango è una danza realizzata in
cerchio oppure a coppie poste in fila, uomini da un lato, donne dall’altro, accompagnata
con nacchere e chitarra, a volte anche cantata. Il suo ritmo, i versi ottonari e
l’uso delle nacchere evidenziano uno stretto legame con la jota.
Riguardo
l'origine del fandango
sono state fatte diverse supposizioni: alcuni studiosi
parlano di una probabile origine araba. Altri affermano che sarebbe di origine delle Indie Occidentali o
latino-americana. Molti scrittori
romantici ne videro l’origine in un antico ballo sensuale dell’antica Grecia
conosciuto come cordax, danza dionisiaca a contenuto prevalentemente satirico
volgare ed orgiastico. Di origine ionio-asiatica, era caratterizzata da un forte
dinamismo nei movimenti vivaci e voluttuosi dei danzatori, che a
volte portavano anche a manifestare forme di violenza. Per questi motivi fu considerata oscena e,
successivamente, venne riformata.
Giovenale fa
invece riferimento, nelle sue opere, allo “schioccare” tipico delle nacchere che,
nella loro precoce espressione greca, erano usate come cimbali per le dita.
La popolarità
del fandango come danza di
esibizione si ebbe alla fine del XVIII secolo, quando era
già diventato di moda nella classe
aristocratica non solo in Spagna,
ma anche in altri Paesi d’Europa.